APPLICAZIONI PER LA SICUREZZA

Negli ultimi anni abbiamo imparato a convivere con i disastri naturali: alluvioni, terremoti (Aquila, Pianura Padana, Centro Italia, Ischia, solo per citare i più recenti) e incendi che hanno portato morte e distruzione in gran parte del Bel Paese. In molti casi solamente l'intervento puntuale dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell'Ordine ha permesso di salvare vite e di limitare i danni. Anche la tecnologia è stato un fattore determinante per il coordinamento dei salvataggi o per la localizzazione dei sopravvissuti. Non bisogna solamente pensare ai visori notturni o a strumentazioni ad hoc per il salvataggio delle persone, ma anche alle semplici applicazioni presenti sul nostro smartphone.

Logicamente non salveranno la vita delle persone, ma possono essere utilizzate per la prevenzione. Ad esempio Zello è un'applicazione che trasforma il proprio smartphone in un walkie-talkie e può essere utilizzata per coordinare le operazioni di salvataggio. L'applicazione è molto utilizzata negli Stati Uniti durante il periodo degli uragani e viene usata dai volontari per comunicare tra di loro e per portare aiuto a chi ne ha bisogno.

Sull'App Store e sul Google Play Store sono disponibili anche alcune applicazioni pensate appositamente per l'Italia. INGV, ovvero l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha realizzato un'applicazione che aggiorna costantemente la lista dei terremoti che vengono registrati in Italia. Solitamente fa notizia solamente il terremoto che provoca morte e distruzione, ma in Italia ogni giorno avvengono piccole scosse di terremoto su tutta la Penisola. Sull'applicazione si può controllare la magnitudo e la profondità dove è avvenuta. Altra applicazione molto utile è Librarisk, che raccoglie il Piano di Protezione Civile di tutti i Comuni italiani: in caso di pericolo si saprà perfettamente cosa fare. Ecco tutte le applicazioni da utilizzare in caso di disastro naturale.

ZELLO

Probabilmente in Italia non è molto famosa, ma Zello è un'applicazione che ha superato oltre 100 milioni di download. Si tratta di un'app che trasforma il proprio smartphone in un walkie-talkie: basta connettersi alla rete dati o al W-Fi e si potrà parlare con gli altri utenti presenti nelle vicinanze. Zello è salita all'onore delle cronache soprattutto a causa di Harvey e Irma, due uragani che hanno colpito nel 2017 gli Stati Uniti. Nei giorni precedenti l'arrivo degli uragani, Zello è stata scaricata da oltre sei milioni di persone ed è stata molto utile per coordinare il lavoro dei volontari che visitavano casa per casa per controllare se qualcuno avesse bisogno di aiuto. L'applicazione è completamente gratuita e non presenta nessun tipo di pubblicità: è necessario solamente registrarsi al servizio. L'applicazione è disponibile sul Google Play Store e sull'App Store.

RADAR TEMPORALI: MAPPA METEO

Gran parte del territorio italiano è a rischio idrogeologico. Non è un caso che ogni volta che un forte nubifragio si abbatte su una città del Bel Paese si rischia un'alluvione, che porta con sé morti e case distrutte. Molto spesso basterebbe la prevenzione e l'informazione per evitare dei disastri. Radar temporali è un'applicazione per il meteo che monitora costantemente i nubifragi e la loro pericolosità. Sull'app è possibile controllare se si sta avvicinando una perturbazione verso la propria e quanto può essere pericolosa. Se si deve affrontare un viaggio, controllare sul radar la presenza di temporali o di piogge molto forti può essere molto utile.

INGVTERREOTI

INGV è l'acronimo di Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologie ed è l'ente nazionale che monitora quotidianamente gli eventi sismici con una magnitudo superiore a 1 che avvengono in Italia e tutti i terremoti di una certa rilevanza registrati nel resto del Mondo. Tramite l'applicazione è possibile controllare la lista di tutti i terremoti più recenti, con la magnitudo e la posizione esatta dove è avvenuto il terremoto. L'applicazione si rivela molto utile soprattutto nei minuti successivi ad eventi di una certa rilevanza per capire l'epicentro esatto del terremoto. INGVterremoti è gratuita e disponibile sia sul Google Play Store sia sull'App Store

LIBRARISK

Il 112 è il Numero di Emergenza Europeo e che ha sostituito i vari 113 e 118. Tramite l'applicazione 112 Whera ARE U l'utente può inviare, in caso di pericolo o di emergenza, la propria posizione alla centrale operativa che invierà al più presto un aiuto. L'applicazione salva anche i numeri ICE (In Case of Emergency), ovvero i Contatti Fidati che si devono contattare nel caso in cui si è avuto un malore o si è in pericolo. Per usare il servizio di localizzazione è necessario essere registrati all'applicazione. L'applicazione è disponibile sia per gli utenti Android sia iOS.

Dotati di sensori sempre più precisi e avanzati, gli smartphone stanno trovando un utilizzo impensabile sino a qualche tempo fa. Sfruttando GPS, sensori di movimento e altri chip, diversi sviluppatori hanno trasformato i telefonini in dispositivi per le emergenze, pronti a correre in soccorso di qualche escursionista in pericolo oppure di donne o uomini che percepiscono minacce imminenti alla loro sicurezza personale.

Con la giusta app, insomma, lo smartphone può trasformarsi in una guardia del corpo personale e virtuale, capace di intervenire in qualunque momento e inviare messaggi di aiuto ai propri amici e familiari. Sfruttando la geolocalizzazione e i vari strumenti di connettività e comunicazione, infatti, le app per l'emergenzasegnalano ad alcuni contatti selezionati quale sia la propria posizione: in questo modo gli amici potranno ritrovarci facilmente, oppure correre in nostro soccorso.

ICE CONTACT

Pensata appositamente per escursionisti e amanti del trekking, ICE contact (dove ICE sta per In case of emergency, "in caso di emergenza") è un'app per sistemi iOS e Android che consente di inviare messaggi "post-datati" per avvisare di un eventuale pericolo. Il funzionamento è molto intuitivo: si scrive un messaggio, si imposta un tempo limite e si invia ai server della software house che ha sviluppato l'app. In caso si faccia ritorno al campo base in tempo, si può cancellare il messaggio; in caso contrario sarà inviato ad alcuni contatti di sicurezza impostati in fase di creazione del messaggio stesso. In questo modo i nostri amici e collaboratori potranno sapere se si è fatto ritorno sani e salvi oppure se si è in difficoltà ed è il caso di allertare le autorità.

CIRCLE OF 6

Grazie all'interfaccia grafica intuitiva e immediata, Circle of 6 permette di contattare sino a 6 contatti differenti nel giro di pochi secondi. Grazie alle tre icone principali, l'utente può segnalare la propria posizione e chiedere ai propri contatti di essere soccorso (icona con il pin geografico), inviare una richiesta di chiamata così da svicolarsi da situazioni compromettenti o poco sicure (icona con la cornetta telefonica), spedire uno o più messaggi con richieste di aiuto. Molto apprezzata in tutto il mondo, Circle of 6 ha ricevuto diversi riconoscimenti da associazioni contro la violenza di genere.

SIAMO SICURE

Simile a Circle of 6, Siamo sicure è un'app per iOS e Android che le donne possono utilizzare in caso di emergenza. Siamo sicure ha il suo punto di forza nell'interfaccia utente: divisa in quattro settori, permette di far partire chiamate di emergenza verso Polizia e Carabinieri, inviare messaggi a contatti selezionati oppure far squillare a volume molto alto il telefono, così da richiamare l'attenzione di chi ci circonda e mettersi in salvo. Presente, inoltre, il decalogo della sicurezza, che spiega in maniera chiara e semplice come comportarsi in caso di pericolo o emergenza.

bSAFE– SICUREZZA PERSONALE

Come dice il nome, bSafe è un'applicazione (disponibile sia sul Google Play Storesia sull'App Store) per la sicurezza personale ideata e sviluppata sia per la sicurezza quotidiana sia per situazioni di emergenza e pericolo reali. bSafe traccia i nostri spostamenti grazie al sensore GPS e permette ad amici, familiari e altri contatti di monitorarli in diretta, invia messaggi di emergenza a contatti selezionati, mette a disposizione la funzione "Chiamata finta" per simulare una chiamata in ingresso e registra video con la fotocamera dello smartphone da inviare automaticamente ai propri amici.

SMARTWATCCHER

Compatibile con l'Apple Watch, smartwatch e sensori fitness dei maggiori produttori al mondo, SmartWatcher permette all'utente di inviare messaggi di allerta con un solo tocco sul display del proprio wearable device. In caso di pericolo o emergenza, questa app dà modo di contattare i propri familiari o amici nel giro di pochi secondi grazie a messaggi con testo predefinito e geolocalizzazione.

WHER

Wher è un'applicazione creata da alcune ragazze italiane con l'obiettivo di mappare la sicurezza delle strade delle più grandi città europee, comprese quelle del Bel Paese. Per una ragazza può essere pericoloso passeggiare la sera tardi in alcune zone delle città e Wher aiuta a scoprire quali sono i posti da non visitare nelle ore più buie. Il funzionamento è molto semplice: ogni utente che si registra all'applicazione può segnalare il grado di pericolosità di una strada e raccontare le proprie esperienze personali.

Per controllare se le strade di una città sono pericolose, basta inserire le proprie abitudini (se si passeggia da sole o in compagnia) e nel giro di pochi secondi sarà possibile iniziare a leggere le esperienze delle altre persone. Ogni strada viene suddivisa in tre diverse fasce orarie (giorno, sera e notte) e per ogni momento della giornata viene assegnato un colore diverso. Viola rappresenta una zona sicura, giallo un posto pericoloso da visitare da sola, fucsia le strade da evitare. I giudizi si basano sui racconti degli utenti e su parametri oggettivi come la presenza di illuminazione, dei parcheggi rosa o delle fermate dei mezzi pubblici. L'applicazione è disponibile gratuitamente sul Google Play Store e sull'App Store.

SECURWOMAN 2.0

securWoman 2.0 non è una semplice applicazione per la sicurezza personale, ma un vero e proprio servizio che assicura all'utente una protezione ventiquattro su ventiquattro. Installando l'app sul proprio smartphone e sottoscrivendo l'abbonamento mensile, si collegherà il dispositivo a una Centrale Operativa sempre attiva e pronta a supportare la persona in ogni momento. Nei casi più a rischio vengono allertate le Forze dell'Ordine o il Primo Soccorso. L'applicazione integra anche la "modalità Outdoor" pensata per coloro che svolgono attività sportiva all'aperto: basta tirare il cavo delle cuffie per avere un soccorso immediato. Il costo dell'abbonamento mensile è di 2,99 euro.

WHERE ARE U

Where Are U non è una semplice applicazione per la sicurezza personale, ma è in grado di localizzare la tua posizione e in caso di emergenza contattare le Forze di Pubblica Sicurezza, i Vigili del Fuoco oppure il Soccorso sanitario. Grazie al GPS, l'applicazione è un grado di localizzare il punto esatto in cui si trova la persona in difficoltà e comunicare la posizione all'operatore del 112. Ogni utente può creare un profilo personale per fornire tutte le informazioni necessarie al 112. L'applicazione è attiva solamente in alcune zone dell'Italia: Lombardia, Provincia di Roma, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Trento, Bolzano, Catania, Caltagirone, Enna, Messina, Siracusa e Ragusa. L'app Where Are U può essere scaricata gratuitamente dal Google Play Store e dall'App Store.

SHAW

Shaw è un'applicazione sviluppata dall'associazione femminile Soroptmist International che promuove i diritti umani e l'avanzamento della condizione della donna. Shaw è l'acronimo di Soroptimist Help Application Women, un'applicazione che ha l'obiettivo di aiutare le donne vittime di violenza, offrendo loro servizi e strumenti gratuiti. All'interno dell'app è presente un tasto per chiamare direttamente il 112 in caso di pericolo, oppure il 1522, numero dedicato alle persone vittime di stalking. Altro servizio molto utile offerto dall'app è la lista con i centri antiviolenza presenti sul territorio italiano, grazie alla mappa è possibile vedere quale è quello più vicino a noi. Infine, è presente anche una sezione dedicata agli aspetti legislativi.

LEGGERE L'ETICHETTA

L’etichetta presente sulle confezioni dei prodotti alimentari ci permette di conoscere informazioni importanti su ciò che acquistiamo e mangiamo: non solo, infatti, le etichette riportano informazioni “ovvie” quali il contenuto, la data di scadenza e le modalità di conservazione, ma anche, ad esempio, l’eventuale presenza di OGM, l’origine del prodotto e le sue caratteristiche nutrizionali. Conoscere le voci che troviamo sulle etichette ci permette di leggerle con competenza e, quindi, di scegliere meglio.

Alcune voci indicate sulle etichette dei prodotti alimentari sono obbligatorie, e sono quelle che fanno riferimento a cosa effettivamente è contenuto nella confezione (la denominazione legale) e, in particolare, alle sue condizioni fisiche e al trattamento a cui è stato sottoposto per il confezionamento. Ingredienti è la voce di riferimento per sapere cosa contiene la confezione, oltre al prodotto principale (eccipienti, conservanti, aromi), e gli elementi presenti in questa voce sono elencati in ordine decrescente di peso. Altra voce fondamentale e sempre presente è quella relativa alla quantità del prodotto contenuto nella confezione, cioè al suo peso netto. Viene anche indicata la durata del prodotto, cioè il termine entro il quale è opportuno consumarlo se non si vuole che si deteriori (in tale caso la voce in etichetta è da consumarsi entro il) o che perda sapore e consistenza (in questo caso, invece, la voce in etichetta è da consumarsi preferibilmente entro il).

Fra le informazioni obbligatorie ne possiamo trovare alcune che, ovviamente, non sono presenti su tutte le confezioni, ma solo su alcuni di essi, per via delle caratteristiche stesse del prodotto: le sigle contrassegnate con una “E” sono quelle che si riferiscono alla presenza di additivi; si tratta di quelli autorizzati in Europa e possono essere indicati con tramite una sigla (E415, E110), o con la denominazione per interno (“gomma di xantano”). Va indicato anche il fabbricante del prodotto, o l’importatore, nel caso sia necessario, per avere un riferimento in caso di necessità di segnalazione. Per fornire una garanzia ulteriore sulla tracciabilità del prodotto, viene indicato in etichetta anche il lotto di appartenenza, di modo da poter risalire ad una partita difettosa o alterata e intervenire con il ritiro o il blocco della produzione. La modalità di conservazione è un’altra caratteristica che viene indicata sull’etichetta, ed è tipica dei prodotti deperibili o di quelli conservati (e da conservare) al freddo. Quando è necessario, l’etichetta riporta anche le istruzioni per l’uso, la presenza di OGM (organismi geneticamente modificati) quando superiore allo 0,9% del totale, e l’origine del prodotto: quest’ultima indicazione viene inserita quando l’omissione di tale informazione può essere fuorviante per chi acquista.

Sull’origine dei prodotti, la Commissione Europea qualche mese addietro ha espresso parere favorevole per l’indicazione obbligatoria dell’origine della carne e del latte in etichetta anche per i prodotti trasformati, così come da settembre è entrata in vigore la legge di delegazione europea 170/2016 per ristabilire l’obbligo di indicazione dello stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta o sugli imballaggi dei prodotti alimentari.

I prodotti alimentari devono presentare sull’etichetta anche le caratteristiche nutrizionali per precisi quantitativi di prodotto (solitamente 100 grammi), in modo che il consumatore abbia chiaro cosa contiene, in termini di nutrienti, quello che acquista e mangia/beve: non si tratta, pertanto, di pareri sull’utilizzo del prodotto, ma di informazioni oggettive quali quelle previste dal regolamento EU 1924/06: in etichetta, pertanto, trovano spazio la tabella nutrizionale  che indica il valore energetico e l’apporto di nutrienti del prodotto, l’informazione rispetto alla GDA (quantità giornaliera indicativa di nutrienti necessari al corpo in una giornata, e quantità di questi contenuta dal prodotto) e i consigli sulle possibili associazioni del prodotto con altri alimenti.

Dal 13 dicembre 2016 troverà piena  applicazione il Regolamento (UE) n. 1169/2011, che prevede alcune novità importanti.Ad esempio, la leggibilità delle informazioni obbligatorie, l’individuazione e la comunicazione del soggetto responsabile della correttezza delle informazioni, l’obbligatorietà di fornire le informazioni prima dell’acquisto in caso di vendita on-line.

Le etichette, quando sono apposte su prodotti che hanno ricevuto (a livello nazionale o europeo) la certificazione apposita, possono riportare anche le diciture Biologico, o IGP, o ancora DOP e altri: si tratta, rispettivamente, delle indicazioni (legate sia all’origine che alla produzione e al trattamento) di prodotti di natura biologica, o di prodotti ad Indicazione Geografica Protetta o ancora di Denominazione di Origine Protetta.

 

 

QUANDO LA BATTERIA DELL'AUTO E' SCARICA

La prima cosa da fare è alzare la macchina utilizzando il cric, in modo che la ruota anteriore possa girare liberamente. Dopo questa operazione avvolgete la corda attorno alla ruota, lasciando un po’ di spazio verso la parte finale in modo da poterla afferrare in maniera piuttosto salda con entrambe le mani. Per sicurezza controllate che il cric sia ben piantato per terra e che sia stato inserito correttamente il freno a mano. A questo punto dovete inserire la terza marcia e girare la chiave di accensione.

Siamo finalmente arrivati al passaggio finale: afferrate la corda con entrambe le mani e tiratela violentemente verso di voi più forte che potete, come se voleste accendere un tosaerba oppure una sega elettrica. Così facendo la ruota inizierà a girare velocemente, ed il suo movimento dovrebbe rimettere in moto la batteria dell’auto dandole la spinta necessaria per ricaricarsi. Il motore si riaccenderà e potete ripartire, cercando magari il primo elettrauto reperibile sulla strada per cambiare la batteria. Si tratta di un trucchetto piuttosto “rudimentale”, ma estremamente utile ed efficace. Basta un po’ di ingegno, un pizzico di arguzia ed anche una buona dose di forza fisica, ma soprattutto servono un cric ed una corda che non devono mai mancare nella vostra auto.

PERDITA GAS

Il gas è la più frequente causa di scoppio e incendio. In particolare, i gas utilizzati per uso domestico sono il metano e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). Il metano, più leggero dell’aria, sale, mentre il GPL, più pesante dell’aria, tende ad accumularsi verso il basso. Non si tratta di gas tossici ma se l’ambiente chiuso viene saturato mancherà l’ossigeno è basterà una scintilla per provocare devastanti esplosioni. Ecco alcune regole da seguire dettate dai Vigili del Fuoco qualora sentiate odore di gas all’interno dell’appartamento: non accendere apparecchiature elettriche, né suonare campanelli oppure usare il telefono, fiammiferi e accendini, aprire le finestre per ventilare il locale e chiudere il rubinetto principale del gas o il rubinetto della bombola (meglio insegnare questa manovra a tutti i membri della famiglia, compresi i bambini); inoltre, staccare l’interruttore generale della luce se questo non si trova nel locale dove si avverte la presenza di gas. Se l’odore di gas persiste chiamate i Vigili del Fuoco al 115 ma ricordatevi di non utilizzare il telefonino o il telefono dell’abitazione invasa dal gas: fatelo da un telefono esterno all’abitazione/edificio. Quando si va in vacanza è meglio chiudere la valvola del contatore generale. Prima di andare a letto è invece consigliabile chiudere il rubinetto vicino alla macchina del gas (soprattutto in piccoli ambienti), per una maggiore sicurezza. Occhio alle pentole sul fuoco: tenere sempre sotto controllo l’ebollizione perché i liquidi potrebbero traboccare, spegnere la fiamma e causare la dispersione di gas. Le cucine a gas con il dispositivo di sicurezza, progettate per interrompere il gas qualora la fiamma si spenga inavvertitamente, sono diventate obbligatorie per legge dal 1° novembre 2008. Ricordatevi di tenere puliti i bruciatori della cucina: non serve soltanto a consumare meno gas ma anche a non produrre gas nocivi: la fiamma deve essere di un colore blu intenso, se è gialla è segno di cattiva combustione (oltre ad annerire le pentole). L’uso di segnalatori che rivelano la presenza di gas e contemporaneamente attivano una segnalazione ottica e/o acustica, può essere molto utile per evitare incidenti. Ci sono rivelatori che riconoscono soltanto il gas metano (CH), altri il GPL, altri ancora il monossido di carbonio (CO) oppure sensori che riescono a riconoscere tutti e tre i tipi di gas. Altri che hanno una soglia massima di concentrazione consentita e altri che invece ne hanno due distinguendo due segnalazioni, una di pre-allarme e una di allarme vero e proprio. 

I prezzi dei sensori oscillano dai 10 euro ai 160 euro.

http://www.ilmessaggero.it/guide/con_i_sensori_antigas_pi_sicurezza_in_casa/casa-476.shtml

 

 

GUIDA WEB TICKET

Un web ticket eliminacode consente di risparmiare tempo agli sportelli degli uffici fiscali, prenotando da casa gli appuntamenti.

L’Agenzia delle Entrate ha dato il via ad un nuovo servizio di cui usufruiranno i propri sportelli al pubblico, un servizio eliminacode che ha attualmente superato già la fase di sperimentazione presso alcune regioni. Si tratta della possibilità da parte di tutti i contribuenti di prenotare gli appuntamenti agli sportelli fiscali direttamente da casa, mediante una normale connessione internet.

Gli utenti potranno quindi “mettersi in coda” elettronicamente, con un apposito “web ticket”, raggiungendo l’ufficio fiscale solo nel giorno e nell’orario indicato sul tagliando. Nello specifico i ticket saranno disponibili dalle 6 del mattino e fino ad esaurimento della disponibilità giornaliera.

Rimangono comunque disponibili le altre possibilità di prenotazione degli appuntamenti, come la modalità telefonica o tramite il proprio cassetto fiscale. La procedura di utilizzo del “web ticket” risulta estremamente semplice, in quanto è sufficiente raggiungere il sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla sezione “Contatta l’Agenzia – Assistenza fiscale” e selezionando il servizio “Elimina code online”.

=> Entratel e Fisconline: guida alla registrazione

A questo punto seguendo il percorso guidato l’utente scegli regione, città, ufficio e servizio desiderato, compilando una scheda con i propri dati anagrafici. Una mail di risposta confermerà la prenotazione e fornirà un link per scaricare e stampare il biglietto da presentare agli sportelli.

 

http://www.grey-panthers.it/business/denaro/agenzia-entrate-prenotazioni-online-per-lo-sportello/

GUIDA AL PIN INPS

PIN INPS

Il PIN INPS è un codice personale necessario per accedere ad alcuni importanti servizi ONLINE disponibili sul sito INPS; la procedura è molto utile sia per evitare code agli sportelli, sia percè ormai alcune prestazione avvengono solo in modalità telematica. Il PIN ha una durata di sei mesi, poi deve essere rinnovato direttamente sul sito internet dell'istituto ed è disponibile in versione ORDINARIA (per le operazioni più comuni come lavoro o pensioni) o DISPOSITIVE (per particolari tipologie di servizio).

COME RICHIEDERE IL PIN INPS

E' possibile richiedere il PIN in 3 modi diversi: a)recandosi presso la sede territoriale più vicina; b)telefonando al contact center dell'INPS al numero verde 803164; c)tramite il sito internet dell'istituto.

Nel primo caso il cittadino riceve immediatamente allo sportello il PIN DISPOSITIVO, negli altri due casi si riceve un PIN ORDINARIO eventualmente da converitire nel secondo tipo di codice.

Nel caso della procedura ONLINE, il percorso é: 1) collegarsi alla pagina dedicata alle richieste del PIN ORDINARIO,disponibile sul sito INPS; 2) inserire il codice fiscale nello spazio indicato e selezionare la propria residenza; 3) inserire nella schermata successiva i propri dati anagrafici, residenza e recapiti ai quali si desidera ricevere le due parti della combinazione alfanumerica, uno in formato digitale e l'altra cartacea; 4) dopo aver verificato l'esattezza dei dati, cliccare su conferma.

Dall'inps si riceveranno dunque due codici di 8 caratteri ciascuno, il primo stampato in busta chiusa al proprio domicilio e il secondo via email/sms al fine di garantire la sicurezza dell'operazione. Se l'invio telematico avviene in qualche minuto, per quello cartaceo occorrono alcuni giorni.

Ricevute entrambe le metà del codice (16 caratteri in totale), è necessario ricollegarsi di nuovo al sito INPS per l'attivazione: 1) collegarsi al sito INPS nella sezione dedicata all'attivazione; 2) inserire il codice alfanumerico alfanumerico riportato nell'sms/email; 3) inserire il numero di tessera sanitaria e la sua scadenza; 4) cliccare su attiva PIN.

Una volta completata la procedura, si apre automaticamente una nuova  con il PIN ORDINARIO DEFINITIVO  da stampare e conservare.

CONVERTIRE IL CODICE ORDINARIO IN PIN DISPOSITIVO

Per convertire il PIN ORDINARIO in PIN DISPOSITIVO, così come per quello richiesto tramite contact center, è indispensabile effettuare queste operazioni: 1) effettuare il LOGIN nell'area SERVIZI ONLINE; 2) compilare il modulo di richiesta online disponibile all'interno dell'area "servizi", stamparlo, firmarlo e scansionarlo; 3) accedere di nuovo alla funzione di CONVERSIONE DEL PIN in dispositivo e inviare la domanda per via telematica, via fax al numero gratuito  800803164 con una copia del documento di riconoscimento o recandosi presso una delle sedi INPS con la modulistica già citata.

IN CASO DI SMARRIMENTO DEL PIN, COLLEGARSI AL SITO.

La guida potete trovarla anche al seguento indirizzo:

http://www.intrage.it/Lavoro/il-pin-inps